Descrizione Progetto
Contiene 90 idee per trasformare in piatti gustosi il pane che capita a tutti di comprare in più o di non consumare. Ricette quindi “antispreco” particolarmente in linea con i tempi di crisi ma anche con una più generalizzata sensibilità verso i temi della sostenibilità ambientale ( utilizzare al meglio gli alimenti significa anche diminuire le quantità di rifiuti domestici, con risparmio di materie prime e di emissioni atmosferiche).
Inoltre, i proventi delle vendite saranno devoluti dai promotori ad alcune strutture che, in Como, sostengono i bisognosi con la distribuzione di alimenti.
Il Ricettario Buone come il pane (realizzato dalle Classi 1956,1958,1960 dell’ associazione La Stecca di Como, www.lasteccadicomo.org ) raccoglie le ricette inviate alla Stecca dai partecipanti all’omonimo concorso online, dedicato appunto al riciclo del pane.
“L’idea di un libro che potesse essere anche un dono di Natale portatore di un piccolo messaggio antispreco ci è venuta dall’amicizia con il Banco Alimentare della Lombardia. Da tempo condividiamo la filosofia del Banco Alimentare e sosteniamo con alcune classi della Stecca di Como questa realtà, che rappresenta un concreto aiuto per le strutture di carità di Como – afferma Marco Torres, presidente della Classe 1958 -. Così , lo scorso ottobre , abbiamo promosso un concorso online dedicato alle ricette che propongono il riutilizzo del pane. Ci sono pervenute più di un centinaio di ricette. Un tale successo e tanta voglia di partecipare meritavano di essere conosciuti e così è nato il ricettario.”
È organizzato in due sezioni (ricette dolci e ricette salate), integrate anche dai contributi di chef di noti ristoranti del territorio, da una ricetta della Mensa del Povero Vincenziana e da una introduzione.
“Ci è sembrato bello il coinvolgimento di tante persone: semplici appassionati di cucina; gourmet per diletto o per professione, come gli chef che ci hanno mandato le loro ricette; futuri cuochi, come i ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Monte Olimpino, e anche una mensa dei poveri.
Del resto, l’impegno antispreco è trasversale e tocca tutti”, afferma la curatrice Monica Molteni.
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