Descrizione Progetto
Dieci anni dopo il nostro primo CD dedicato al Natale (“Tre noci e un mandarino”, 2001) abbiamo voluto ritufarci nello sterminato archivio di brani tradizionali, strumentali e cantati, dedicati a quella narrazione, a quella festa, a quel particolare momento dell’anno che da duemila anni scandisce la vita religiosa, ma anche le abitudini e le culture di intere popolazioni, in Europa ed in gran parte del mondo.
Il Canto della Stella
Noi siamo i tri re, venuti dall’Oriente e ad adorar Gesù …
E or noi ce ne andiam … e ai nostri paesi da cui venuti siam …
Parole semplici, che indicano come l’avvicinarsi alla nascita di Gesù comporti un itinerario, un viaggio, un attraversamento di più territori, situazioni, culture,
che richiedono una disponibilità alla sosta e alla condivisione con genti inizialmente altre. Un avvicinamento che non può essere inteso solo come atto individuale,
che assume necessariamente una dimensione collettiva, un unirsi che arricchisce e raforza la dimensione interiore. Così, anche il ritorno ai nostri paesi avviene solo dopo tale esperienza di incontro e grazie ad essa; non hanno senso ripiegamenti, chiusure in se stessi, né il ritenersi gli unici depositari della vera fede. Da parte nostra, per essere coerenti con questa rappresentazione del Natale abbiamo voluto attraversare idealmente più territori: regioni della Francia, della Germania, del nord e sud Italia; abbiamo altresì cercato di mostrare come è proprio l’eterogeneità dei fatti musicali che aiuta a comporre un risultato unitario.
Tra opulenza e pancia vuota
Abbiamo poi inserito la lettura di “Noël des ramasseurs de neige” di J. Prevert perché ci è sembrato irrinunciabile un pensiero, un riferimento alla quotidianità di tutti coloro che, purtroppo sempre più numerosi, in occasione del Natale, restano ai margini del bailamme generale – peraltro di anno in anno più stressante ed insensato – dei preparativi, degli acquisti, dei cenoni; abbiamo voluto farlo, però, evitando toni predicatori e pesanti, ritenendo molto più appropriata l’ironia amara degli Spalatori
di neve di un grande poeta che, in Italia, oramai pochi conoscono e ricordano.
Una presenza augurale
Un’ultima considerazione riguarda “O Heiland, reiß die Himmel auf ”– un seicentesco canto dell’Avvento ancora molto eseguito in Germania. Nel CD viene proposto sia dal nostro gruppo sia dalle giovani figlie di Sandro, Marta e Teresa, che con noi condividono la passione per la musica popolare. Si tratta di una presenza augurale, per esprimere la speranza che le future generazioni non lascino cadere nell’oblio i sedimenti musicali di una tradizione così importante.
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