Descrizione Progetto

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Cenni storici e tecnici
Lo strumento consiste in una proiezione della sfera celeste, dell’ orizzonte e del circolo meridiano e perr.1ette, come gli astrolabi e gli identificatori di stelle, di risolvere molti problemi di astronomia sferica. Strumenti del genere sono usati da secoli da astronomi e navigatori. Quello presente nel kit è modificato rispetto a quelli classici in quanto riporta l’ intero reticolo di coordinate della sfera celeste, ma solo le proiezioni di due circoli, l’oriz­zonte e il meridiano, della sfera locale. La sfera celeste e la sfera locale sono rappresentate come se tutti i punti fossero proiettati sul piano meridiano e il punto di proiezione posto nel piano dell’ orizzonte in direzione est a distanza infinita.

Il regolo astronomico consente di risolvere alcuni problemi interes­santi per il navigatore, ma anche per molte altre categorie di persone: astrofili, architetti, sportivi, viaggiatori e così via.
Esso è costituito da un disco di base che reca una proiezione della sfera celeste con i circoli orari, numerati da 0 a 24 ore, l’equatore celeste e i paralleli di declinazione, da 0° a 90° e da 0° a -90°, il polo nord celeste e il polo sud celeste. All’esterro è disposta una scala per la regolazione della latitudine. Sul disco girevole il filo interno semi circolare della finestra rappresenta il circolo meridiano, con la doppia graduazione dell’ altezza degli ,istri da  ° a 90° e lo zenit; il taglio rettilineo diametrale è l’oriz­zonte, con la graduazione degli azimut e i punti cardinali. Il regolo astronomico consente di studiare il percorso degli astri nel cielo, il punto dell’ orizzonte e l’ ora dell’ alba e del tramonto, 11onchè l’ altezza del meridiano. Per ottenere questi dati relativamente a un astro è necessario conoscere la declinazione dell’ astro oltre alla latitudine del luogo. Sulla periferia del disco di base è riportata una scala della declinazione del Sole. Questa è leggibile sulla scala più interna in corrispondenza della data voluta, riportata sulla scala esterna. I numeri in neretto indicano i mesi, quelli in chiaro i giorni. La declinazione delle stelle è I issa e può essere ricavata da un atlante stellare o dall’ identifi­cutore di stelle. La declinazione della Luna e dei pianeti è riporta­t,1 negli annuari astronomici e nautici. Vediamo ora un esempio rii uso dello strumento. Vogliamo studiare il percorso del Sole il giorno 1 maggio alla latitudine di 40° N. Regoliamo innanzitutto lu freccina con la scritta ‘latitudine’ su 40° N. In questo modo possiamo subito vedere che il polo nord celeste ha un’ altezza sull’ orizzonte di 40° , che l’ equatore celeste incontra il meridia­no a un’ altezza di (90 – 40) = 50° . Vediamo poi che il parallelo di declinazione (90 – 40) = 50° sfiora il punto nord dell’ orizzonte; tutti gli astri di declinazione pari a 50° o maggiore non sorgono e non tramontane mai e sono quindi circumpolari. Gli astri di declinazione inferiore a (40 – 90) = -50° non sono invece mai visibili a quella latitudine. La declinazione del Sole in quel giorno è di 15 °. Il percorso del Sole è rappresentato dal parallelo di declinazione + 15° . Esso taglia l’ orizzonte nei punti di azimut 70 e 290 : sono i punti dell’ orizzonte in cui il Sole sorge e tramon­ta. L’ ora di questi eventi la si può leggere lungo i circoli orari in corrispondenza del punto in cui il Sole sorge e tramonta; nel nostro caso 5:10 e 18:50 circa. L’ altezza meridiana del Sole, cioè l’ altezza del Sole a mezzodì vero locale, nell’ istante del transito al meridiano, è di 65° . Proviamo ora a studiare gli stessi fenomeni per il giorno 3 novembre, quando la declinazione del Sole è – 15° . Alba e tramonto rispettivamente a 110° e 250°, alle ore 6:50 e 17:10; altezza meridiana 35° . Studiamo ora cosa succede l’ 1 maggio e il 3 novembre a 50 ° di latitudine. Proviamo poi i casi particolari: all’ equatore, ai tropici ( 23 ° 27′), ai circoli polari ( 66° 33′) e ai poli nei giorni dei solstizi (declinazione uguale a 23° 27′ e -23° 27′) e nei giorni degli equinozi (declinazione uguale a O). Ci saremo fatti, a questo, punto, un’ idea piuttosto chiara del percorso del Sole nel cielo. E’ facile capire che tale percorso è identico alle due date, simmetriche rispetto agli equinozi, che si trovano nel medesimo punto della scala delle date. Per esempio l’1 maggio e il 13 agosto (declinazione = 15°) oppure il 3 novembre e l’8 febbraio (declinazione = -15°).

L’equazione del tempo
Il grafico dell’equazione del tempo ci permette di conoscerne il valore approssimato in tutti i giorni dell’anno. I simboli V e M rappresentano rispettivamente il Sole vero e il sole medio; nella metà sinistra del diagramma il Sole vero è in anticipo rispetto al Sole medio, nella metà destra è in ritardo. Per esempio il 20 ottobre il Sole vero è in anticipo di 15 minuti rispetto al Sole medio. Esso quindi transiterà al meridiano alle 11:45 locali invece che alle 12:00 e quando il nostro orologio, regolato sull’ora media locale, segnerà le 12:00 saranno le ore 12:15 di tempo vero locale.

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